Sinfonia K 98

Musica: ? (l’autografo della K 98 è sconosciuto)
Luogo: ?
Data: ?

Movimenti: Allegro in C; Andante in 2/4; Menuetto e Trio in 3/4; Presto in 2/4.
Organico: 2 oboi, 2 corni in fa, 2 violini, viola, violoncello e basso.
Tonalità: Allegro in fa maggiore; Andante in sib maggiore; Menuetto in fa maggiore, Trio in fa maggiore; Presto in fa maggiore.

Fonti: copia tarda delle parti, prese da Aloys Fuchs.

Catalogo KöchelK 98, sinfonia in fa maggiore
Catalogo Köchel 6, ex K 98 ora in appedice C 11.04, sinfonia in fa maggiore

Lettere: nessun riferimento, a parte un generico accenno a delle sinfonie nella lettera di Wolfgang del 25 aprile 1770 da Roma, e un altro, ancora più vago, nella lettera di Leopold del 23 o 24 novembre 1771 da Milano.

Lo stato del manoscritto K 98

A Vienna qualcuno, forse Franz Lorenz, compilò un catalogo sistematico delle opere di Mozart, inserendo la K 98 tra i pezzi italiani del 1771. Mozart l’avrebbe scritta a Milano nel novembre di quell’anno. Ludwig Ritter von Köchel considerò quella sinfonia come fosse autentica, senza preoccuparsi del fatto che non fosse sopravvissuto l’originale. Lui conosceva solo un arrangiamento della sinfonia K 98 per due pianoforti. La incluse perciò nella prima edizione del catalogo Köchel come opera autentica e certificata.

Cosa ne dicono i francesi

Wyzewa e De Saint-Foix presero per vera la K 98, ritenendo però che Mozart l’avesse solo abbozzata. Essi non conoscevano la data esatta di questa composizione, il cui manoscritto è perduto. Dicono che in effetti la musica della K 98 “testimonia infallibilmente la mano e lo spirito di Mozart”, e lo affermano senza esitazione. La data di composizione è tuttavia “piuttosto difficile da stabilire con esattezza”.

Catalogo Wyzewa - de Saint-Foix 125, K 98, sinfonia in fa maggiore
Catalogo Wyzewa – De Saint-Foix 125, K 98, sinfonia in fa maggiore

La K 98 assomiglia ai lavori italiani

I due musicologi trovano che la K 98 abbia delle peculiarità assolutamente simili a quelle della Ouverture dell’Ascanio, e specialmente della sinfonia di Milano K 112. Anche la K 112 è in fa maggiore è attribuita oggi a Wolfgang, ma con molti dubbi.

La K 98, Mozart l’avrebbe scritta a Milano nel 1771, ma manca l’autografo. Wyzewa e De Saint-Foix notano anche qui , come nella K 112, “la ripetizione continua della frasi, la mediocrità del ruolo dei bassi e la limitazione del movimento degli oboi a piccoli ritornelli, le lunghe cadenze dopo i soggetti, gli accompagnamenti continui dei secondi violini sotto il canto del primo, senza considerare il caso frequente in cui i due violini vanno all’unisono”, tutto questo e altri dettagli indicherebbero ancora – dicono i due – probabilmente un’origine italiana.

Opere strumentali “sicuramente” milanesi

In una serie di punti appare loro una sorprendente somiglianza tra questa sinfonia e le tre grandi opere strumentali “composte sicuramente a Milano durante l’autunno di 1771 “. Per quei pezzi “sicuri” loro intendono l’Ouverture dell’Ascanio, la sinfonia K 112 e il concerto K 113. “Lo sviluppo del primo movimento della K 98 è assolutamente come in quello della sinfonia K 112”, mentre “le riprese, nei tre movimenti principali, sono variate in maniera appena percettibile”, come avverrebbe nella sinfonia K 112 e nel concerto K 113.

Il minuetto “presenta un ritmo sincopato simile a quello del minuetto della sinfonia K 112”, e gli strumenti a fiato sarebbero “più occupati a suonare che altrove, come è il caso del minuetto della K 112”. Infine le pause e le cadenze della K 98 “richiamano analoghi arresti nelle altre tre suddette opere dello stesso periodo”. Per non parlare di un aspetto generale “che non possiamo definire”, ma che cattura l’ascoltatore sin dall’inizio, “e rende manifesta la parentela della sinfonia K 98 con le opere che abbiamo citato”.

Somiglia, ma non troppo

Sin qui Wyzewa e De Saint-Foix sembrano più che convinti che la K 98 sia di Mozart. “Ma con ciò, – continuano – bisogna ammettere che la K 98 presenta due peculiarità che non si trovano nelle opere che abbiamo detto e che sembrano rivelare più direttamente l’influenza tedesca di Joseph Haydn”.

Ad esempio il finale presto, con il suo ritmo continuo di terzine, “evoca irresistibilmente il ricordo di diversi finali di Joseph Haydn”, tra cui uno che conclude una sinfonia in do (la numero 41), che deve essere stata scritta precisamente nel 1770 o nel 1771″.

Allo stesso modo, Mozart nel suo minuetto “riprende tutta la prima parte dopo la seconda, mentre non farà più riprese nel trio, seguendo uno schema usato da lui ancora nelle sinfonie di Salisburgo del 1771”, mentre i minuetti, che Wyzewa e De Saint-Foix ritengono milanesi, mostrano una ripresa solo parziale della prima parte.

E quindi?

Da ciò i due musicologi francesi concludono che questa sinfonia K 98 era stata probabilmente già concepita a Salisburgo, verso il luglio o l’agosto del 1771. Nell’estate di quell’anno i lavori di Joseph Haydn avrebbero influenzato il giovane Mozart, che, giunto a Milano, “s’affrettò a mettere insieme il lavoro così abbozzato prima della sua partenza”. Dopo la K 98 Mozart avrebbe composto, secondo loro, la sinfonia K 112 e con uno spirito già italiano abbastanza libero dall’influenza di Joseph Haydn.

Riassumendo

“È sicuro dire” (frase che in un lavoro che pretende d’essere scientifico conviene non pronunciare mai) la K 98 “può essere stata scritta solo a Milano e nell’autunno del 1771”! Non sappiamo donde traggano queste loro certezze, visto che l’autografo non esiste. Eppure ne sanno tracciare addirittura la storia, descrivendo le fasi di gestazione, e la genesi successiva. Il lavoro “era rimasto forse incompiuto e semplicemente notato nelle sue linee principali”. L’assenza del manoscritto non consente di sapere “se tutto lo sviluppo è di mano di Mozart”. La base è quindi mozartiana, la stesura definitiva non si sa!

Joseph o Michael?

L’Andante in particolare è nello stile di barcarola “con un ritmo molto aggraziato, abbastanza specifico per Mozart. Da solo sarebbe sufficiente a giustificare l’attribuzione a Wolfgang di una sinfonia i cui molti dettagli però fanno pensare a Joseph Haydn e a Michel Haydn”.

Il minuetto risentirebbe direttamente dell’influsso di Joseph Haydn. Per quanto riguarda il finale, che è una tarantella “continuata indefinitamente dai due violini a volte con silenzi improvvisi, … Mozart intende espressamente imitare il maestro di Esterhaz, dal quale, inoltre, il ragazzo deve aver preso in prestito anche questo utilizzo di piccole variazioni”.

Una sinfonia appena abbozzata

Wyzewa e De Saint-Foix aggiungono che, in questo finale, “è così sensibile la sproporzione tra l’importanza del ruolo dei violini e l’insignificanza delle altre parti, da esser fortemente tentati di credere che Mozart abbia lasciato questo finale appena abbozzato (con la parte dei violini solo scritta, come per lo schizzo del balletto inserito nell’Ascanio, dopo di che ha preferito comporre, con lo stesso tono, un’altra sinfonia (la K 112), più puramente italiana”.

La K 98 non è bella e perciò non è di Mozart

Già Hermann Abert dubitò che la sinfonia fosse mozartiana, pensando fosse insolita per Mozart, senza tutti qui giri di parole che fanno Wyzewa e De Saint-Foix. Da lì in poi la sinfonia K 98 fu attribuita a Joseph Haydn, a suo fratello Michael Haydn, o all’immancabile Leopold Mozart. Ognuno ha detto la sua, convinto che alla sinfonia K 98, che infatti non è quasi mai eseguita, manchi qualcosa, che non sia tutta di Mozart, che sia venuta per certi versi piuttosto male. Mozart l’avrebbe abbozzata solo relativamente alle parti belle, qualcun altro, forse il padre, deve averla rovinata. Povero Leopold, tutti se la prendono alla fine con lui.

E se invece fosse di Wolfgang perché è proprio brutta? In fondo era solo un ragazzo. Magari l’ha scritta senza l’aiuto del padre.

Fanalino di coda

L’AMA (Alte Mozart-Ausgabe) numera le sinfonie di Mozart da 1 a 41, cioè l’ultima sinfonia che Mozart avrebbe scritto nel 1788. Vedi però al proposito Luca Bianchini, Anna Trombetta, Mozart La costruzione di un genio, Youcanprint, Tricase 2019. Le sinfonie che non sono incluse tra la 1 e la 41 compresa la K 98, furono pubblicate nei supplementi della AMA dalla 42 alla 56. La sinfonia K. 98 occupa quindi il fanalino di coda alla cinquantaseiesima posizione, relegata nell’ultimo catalogo tra i pezzi dubbi K6 Anh. C 11.04

Catalogo Köchel, K.98, sinfonia in fa maggiore
Catalogo Köchel, K 98, sinfonia in fa maggiore

Riferimenti esterni

Mozart scrisse in modo sgrammaticato alla sorella il 25 aprile 1770: “finirò una sinfonia mia, che cominciai. … una sinfonia e dal copista (il quale è il mio padre) perche noi non la vogliamo dar via per copiarla, altrimente egli sarebbe rubata”. Da queste righe è impossibile stabilire di che sinfonia Mozart stia parlando. Stava finendo di comporre una sinfonia o di copiarla in bella? Eppure c’è qualcuno che da questo passo ricava l’informazione che la K 98 sia di Mozart e che quindi risalga al 1770. La situazione incertissima è analoga quella della sinfonia K 95 in re maggiore e alla sinfonia K 97 in re maggiore.

Milanese?

Poggi e Vallora (Mozart. Signori il catalogo è questo) la numerano come sinfonia 48! e la presentano sinteticamente come fosse scritta a Milano nel 1771, avvisando sotto che è dubbia, ma che gli autori che la considerano mozartiana pensano che Wolfgang l’abbia solo abbozzata, e che qualcuno gliela abbia finita. Riportano l’ipotesi di Della Croce che sia un pezzo con tante ingenuità e che questo accrediterebbe l’idea che non sia di Mozart. Mozart è un dio e quindi può scrivere solo cose divine!

Così almeno sostengono i teologi della musica, che finiscono però col somigliare ai peggiori stregoni e chiromanti. Se si immagina la possibilità che Mozart abbia consentito che qualcuno gli finisse la sinfonia K 98, crolla definitivamente la credibilità sua e del catalogo Koechel.

Mistero della fede

Anche Gherardo Casaglia (Il catalogo delle opere di W.A. Mozart) la dà come “dubbia scritta a Milano nel 1771”, ma come al solito non fa riferimento ad alcuna fonte. Se però è dubbia, come fa a dire che è scritta a Milano, e specificare persino l’anno?
Mistero mozartiano ….

Conclusioni sulla K 98

La sinfonia K 98 presenta gli stessi problemi della sinfonia K 95 e della sinfonia K 97. Tutte e tre non hanno autografo per poter dire chi le abbia scritte, o il luogo e la data in cui furono finite. Non si capisce da dove venga tanta sicurezza nello stabilire occasioni particolari per la loro esecuzione, né chi abbia commissionato i pezzi.

Nel caso della K 98 c’è chi ipotizza che l’abbozzo fosse di Wolfgang, ossia la parte meglio riuscita, e il resto del padre. Un’ipotesi ad hoc che prova, ulteriormente, come la ricerca mozartiana s’aggrappi sempre più spesso al principio dell’autorità aristotelica. La cosa è vera perché l’ho detto io, e io l’ho detta perché il popolo lo vuole. Lo scienziato è guidato non dalla ricerca della verità, ma da puro spirito opportunista.

Le lettere di Mozart padre e figlio, non dicono nulla se non genericamente di sinfonie, forse composte, o semplicemente copiate. Nel caso della K 98 c’è chi ipotizza che l’abbozzo fosse di Wolfgang, ossia la parte meglio riuscita, e il resto del padre. Un’ipotesi ad hoc che prova, ulteriormente, come la ricerca mozartiana si basi sempre più spesso sul principio dell’autorità aristotelica. La cosa è vera perché l’ho detto io, e io l’ho detta perché il mercato lo vuole. Lo scienziato è guidato non dalla ricerca della verità, ma da puro spirito opportunista.



Bibliografia

Riguardo agli anni dal 1756 al 1781:

Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart The Fall of the Gods

– Part 1
Language: English

Pages: 474
ISBN: 978-8831681964

The English translation is finally available!

Mozart The Fall of the Gods is an editorial success that revolutionized the way of thinking about Mozart.

link alla versione italiana: Mozart La caduta degli dei – parte prima)

Bestseller in Italy, subject of study at the University, the book was adopted in the courses of High Music Schools, and discussed in 24 episodes of the Vatican Radio.
It collects the results of the researches on 18th-century music and on Mozart, an author revered as a god for over two centuries. The authors asked themselves the reasons for that cult, and they removed the many clichés from biographies, such as the one of the genius of nature.
Until the last century, the trend was to minimize problems, so as not to disturb the image impressed on the public’s mind. This work, divided into two parts, identifies some contradictory points of the immense Mozartian bibliography, verifies and analyze them.
It reports the sources of each of the almost 2000 citations, to allow the reader to verify them. Mozart The Fall of the Gods – Part 1 is a Copernican revolution that upset the musical world. Now in English!

Sul periodo dal 1781 in poi, per la musica da camera e le opere vocali:

Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart la caduta degli dei – Parte seconda

Editore: Youcanprint
Pagine: 490, Brossura
ISBN: 978-8892653399
(continua…)

Mozart la caduta degli dei Parte seconda

Sui rapporti con la massoneria, gli illuminati di Baviera e le altre sette esoteriche:

Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart Il flauto magico
Editore: Youcanprint
Pagine: 318, Brossura
ISBN: 978-88-27826-52-2
(continua…)

Mozart Il flautro magico

Per tutto ciò che segue il 1791, e il catalogo tematico delle opere di Mozart:

Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart La costruzione di un genio
Editore: Youcanprint
Pagine: 146, Brossura
ISBN: 978-8831632010
(continua…)

Sitografia

Mozart Il flauto magico
www.mozartilflautomagico.it

Mozart La caduta degli dei
www.mozartlacadutadeglidei.it
www.mozartlacadutadeglidei.com

italianOpera
www.italianopera.org
www.italianopera.it

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K 98 Sinfonia in fa maggiore
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K 98 Sinfonia in fa maggiore
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Non si comprende quindi come facciano i critici musicali ad assicurare i loro lettori che le sinfonie cosiddette gemelle, K 95 e K 97, alle quali s'aggiunge ora la K 98 siano di Mozart. L'unica cosa certa è che sono di certo dubbie. Nell'articolo spieghiamo il perchè.
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