Recitativo e Aria K 79 per soprano e orchestra
Musica: Il Recitativo e Aria K 79 non sono firmati da Mozart.
Testo: Tratto dall’Artaserse di Metastasio (Atto II Scena XI) [manca la seconda parte dell’Aria, che Mozart non ha musicato].
Luogo: ?
Data: ?
Movimenti: Aria: Moderato in 3/4;
Organico: 2 violini [su due sistemi], 2 oboi [su due sistemi], 2 Corni [2 su un sistema, poi cancellato], 2 fagotti [su un sistema], 2 viole [su un sistema], soprano e basso [su due sistemi].
Tonalità: Recitativo [in mib maggiore], Aria in sib maggiore.
Fonti: il manoscritto è alla Biblioteca Statale di Berlino, segnatura: Mus.ms.autogr.W.A.Mozart.79.
Lettere: Il K 79 non compare in nessuna lettera, nonostante qualcuno indichi quella del 4 agosto 1770 da Bologna, perché lì si parla genericamente di Arie e non del K 79.
Una versione parzialmente autografa
Il manoscritto del K 79 non è autografo, come sostiene Cliff Eisen, ma parzialmente autografo, cioé scritto da Wolfgang, Leopold Mozart e altri. Comprende 10 fogli con 17 pagine scritte, e le facciate 9 verso e 10 verso sono lasciate in bianco. La larghezza della pagina è di 31,5 x 23 cm, rifilata sul bordo inferiore.
Per ogni pagina ci stanno 10 pentagrammi, con i fogli numerati a matita nell’angolo in alto a destra da 1 sino a 7. Manca la numerazione da 8 a 10.
La carta è di origine olandese, giallastra, e l’inchiostro varia da marrone scuro a marrone chiaro. Il recitativo, che comincia in mib maggiore è scritto dal foglio 1 recto al 2 verso, mentre l’aria in si bemolle maggiore va dal foglio 3 recto al 9 recto.
Questioni di autenticità
Quel che più conta, è che sul primo foglio manca la firma autografa di Mozart, e non sono segnati nè il luogo e neppure la data di completamento del lavoro. In compenso ci hanno scritto molte mani estranee, ad esempio nell’angolo in alto a sinistra c’è un “N. 9” cancellato, e ricorretto a fianco con il “N. 21”. Al centro qualcuno ha annotato che il pezzo K.79 è “completo”. Di seguito un altro ha scritto e poi cancellato che il pezzo “alla fine sembra essere stato rielaborato”. A destra si legge invece che è “di Mozart e di sua mano”, e quello dovrebbe averlo aggiunto Georg Nikolaus Nissen, secondo marito di Constanze Mozart. Nissen, come al solito, non ha tenuto conto degli interventi e delle correzioni di Leopold. Sul margine destro superiore Anton André ha suggerito la data in inchiostro nero: “176-“. La musica, secondo lui, potrebbe esser stata scritta dal 1760 al 1769!
A testimonianza del passaggio di mano in mano del manoscritto, sul margine destro inferiore Franz Gleissner in inchiostro rosso ha segnato “N° 73”, che corrisponde al numero del suo catalogo; in fondo alla pagina a matita: “24” è invece il numero di catalogo di Anton André; al centro Julius André, organista e compositore, ha precisato: “63”, che è un altro numero di catalogo; mentre a destra una mano sconosciuta ha finalmente scritto a matita “K.79”, ossia il numero di catalogo Köchel, quello che usiamo anche noi.
Mozart copia in bella o compone di getto?
La fonte manoscritta di questo Recitativo e Aria K.79 per soprano e orchestra è una bella copia a più mani. Che non sia l’originale, lo conferma il fatto che Mozart sbaglia a scrivere, confonde a volte i pentagrammi ed è costretto a riordinare la partitura. Da pagina 7 la grafia cambia notevolmente (lo si vede nell’immagine in cima a questo articolo), il tratto della penna si fa molto più sottile e chi scrive deve aggiungere battute per correggere quel che ha fatto. Sono i tipici errori d’un copista che ha davanti a sè una brutta copia. Poiché questa non ci è stata tramandata, mancando il nome dell’autore, data e luogo, l’Aria potrebbe essere stata composta da chiunque. Mozart e altri semplicemente l’hanno copiata in bella. Il lavoro è comunque il risultato di un assemblaggio di parti diverse, pieno di rasature e cancellature.
La conoscenza “perfetta” dell’italiano,
e altri problemi
La conoscenza della lingua italiana non doveva essere particolarmente raffinata. Il soprano comincia l’Aria cantando “Ach” alla tedesca, invece di “Ah!” alla Metastasio.;”difendi mi il re” è al posto di “difendimi il mio re”, mentre “d’uin” è cancellato e provvidenzialmente sostituito da “d’un”; “testeso” è rimasto così com’era, forse perchè anche il correttore avrà pensato fosse giusto, e invece no. Avrebbero dovuto scrivere “te stesso” come corregge NMA.
I valori delle note sono spesso corretti, altrimenti la metrica della misura non avrebbe funzionato. Anche certe note sono state sostituite. Andrebbero invece ricostruite come Mozart le ha scritte, e riproposte all’ascolto tali e quali, se fosse vera la teoria che Mozart anticipa la cosiddetta “seconda scuola di Vienna”.
La metrica della misura a volte non funziona per eccesso o mancanza di valori. Ogni tanto si nota l’intervento di una mano estranea, verosimilmente quella di Leopold, che risistema, risolve le abbreviazioni copiate da Wolfgang così com’erano sul libretto, ad esempio “Arb:” in “Arbace”.
Wyzewa e De Saint-Foix
Wyzewa e De Saint-Foix catalogano il Recitativo e Aria K 79 per soprano e orchestra al numero WSF83. Scrivono che Mozart, rispetto agli altri pezzi, non s’è dedicato qui all’espressione dei sentimenti, ma si limita a seguire e accentuare il ritmo delle parole. Nonostante manchi l’indicazione del luogo e la data nel manoscritto, Wyzewa e De Saint-Foix lo collocano a Milano nel 1770, e, come capita frequentemente nel loro libro, precisano addirittura il mese di marzo. Scrivono che il recitativo è semplice, ma che ha figure interessanti di accompagnamento. Quanto all’Aria, che inizia senza introduzione strumentale, osservano che si limita a raddoppiare con gli strumenti il canto, in una struttura semplificata senza il da capo. C’è solo una breve sezione centrale a far da intermezzo patetico e una ripresa un poco variata, che secondo i due musicologi francesi s’incontrerà di nuovo nel Mitridate.
Gli errori del copista
Poggi e Vallora (Mozart. Signori il catalogo è questo) ritengono che quest’Aria sia scritta per Milano. Lo ipotizzano perché non c’è scritto da nessuna parte il luogo. Sottolineano giustamente che la data esatta è sofferta, perché certi la situano al 1766, cioé quando Mozart era a Londra, altri la riferiscono al soggiorno a Vienna del 1768. Nessuno, compresi i due critici musicali, solleva il dubbio che a scrivere sia stato il padre, o qualcun altro, e che a copiare in bella sia stato Wolfgang, nè si prendeno la briga di analizzare carta, filigrana, testo, varianti, ed errori “del copista”. A studiare il manoscritto si constata invece che Wolfgang stava copiando e che l’operazione è stata per lui piuttosto difficoltosa.
Conclusioni
Se il pezzo fosse del 1770, come dicono in molti compreso Cliff Eisen nell’Enciclopedia Mozart della Cambridge, come si può pensare che Wolfgang, a distanza di pochi mesi, sia stato in grado di comporre in modo autonomo il Mitridate, se non aveva padronanaza della lingua italiana sufficiente ad affrontare un’Aria come questa K.79. Chi gli ha scritto l’Aria K 79 e chi l’Opera?
Bibliografia
Riguardo agli anni dal 1756 al 1781:
Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart The Fall of the Gods
– Part 1
Language: English
Pages: 474
ISBN: 978-8831681964
The English translation is finally available!
Mozart The Fall of the Gods is an editorial success that revolutionized the way of thinking about Mozart.
link alla versione italiana: Mozart La caduta degli dei – parte prima)
Bestseller in Italy, subject of study at the University, the book was adopted in the courses of High Music Schools, and discussed in 24 episodes of the Vatican Radio.
It collects the results of the researches on 18th-century music and on Mozart, an author revered as a god for over two centuries. The authors asked themselves the reasons for that cult, and they removed the many clichés from biographies, such as the one of the genius of nature.
Until the last century, the trend was to minimize problems, so as not to disturb the image impressed on the public’s mind. This work, divided into two parts, identifies some contradictory points of the immense Mozartian bibliography, verifies and analyze them.
It reports the sources of each of the almost 2000 citations, to allow the reader to verify them. Mozart The Fall of the Gods – Part 1 is a Copernican revolution that upset the musical world. Now in English!
Sul periodo dal 1781 in poi, per la musica da camera e le opere vocali:
Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart la caduta degli dei – Parte seconda
Editore: Youcanprint
Pagine: 490, Brossura
ISBN: 978-8892653399
(continua…)
Sui rapporti con la massoneria, gli illuminati di Baviera e le altre sette esoteriche:
Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart Il flauto magico
Editore: Youcanprint
Pagine: 318, Brossura
ISBN: 978-88-27826-52-2
(continua…)
Per tutto ciò che segue il 1791, e il catalogo tematico delle opere di Mozart:
Luca Bianchini, Anna Trombetta
Mozart La costruzione di un genio
Editore: Youcanprint
Pagine: 146, Brossura
ISBN: 978-8831632010
(continua…)
Sitografia
Mozart Il flauto magico
www.mozartilflautomagico.it
Mozart La caduta degli dei
www.mozartlacadutadeglidei.it
www.mozartlacadutadeglidei.com
italianOpera
www.italianopera.org
www.italianopera.it