Casanova

Giacomo Casanova ebbe una vita straordinariamente ricca, che lo portò da un’avventura all’altra. Egli trascorse un’infanzia agitata, scapestrata, comportandosi da autentico monello.

«Fui un imbecille sino agli otto anni e mezzo», scrisse nelle carte ritrovate a Dux. La nonna materna, Marzia Ferussi, trovò quindi per lui il rimedio più efficace. Infatti, sottopose il nipote alle pratiche della magia popolare.

Il fascino per la Magia

Da lì venne forse la passione precoce di Giacomo Casanova per la cabala, e per l’occultismo. Fatto sta che la situazione da quel momento migliorò notevolmente, almeno secondo lui.

La vita di Giacomo Casanoiva; studio della Teosofia Alchimia Kabbala, qui in una illustrazione tedesca, 1616
Theosofia Alchimia Kabbala, illustrazione tedesca, 1616

Baffo, il poeta libertino, gli fa da tutore

Uno dei suoi primi Maestri, a parte il padre che gli trasmise la passione per la meccanica, fu il poeta Giorgio Baffo. Ce lo immaginiamo destinato a tutto, il Baffo, fuorché a far da precettore a un ragazzino.

Palazzo Bellavite (Venezia), Lapide del poeta Giorgio Baffo
Palazzo Bellavite (Venezia), Lapide del poeta Giorgio Baffo

All’Università

A Padova Casanova cominciò gli studi regolari. A nove anni già divorava gli autori classici, e divenne in breve tempo un eccellente latinista.

Casanova amava ricordare gli anni trascorsi a studiare a Padova. Prima di parlarne nelle Memorie, già ne aveva accennato nella Confutazione della storia del governo veneto d’Amelot de l’Houssaye. Lì aveva raccontato la presunta sua infatuazione per Elisabetta Gozzi, e tutti gli episodi comici che vi seguirono. In quel libro conservò memoria anche del vescovo Rezzonico, che sarà il futuro Papa Clemente XIII.

Nella Confutazione Giacomo s’era soffermato anche sui professori dell’Università di Padova. Il conte Ercole Francesco Dandini si distingueva nell’Ateneo per l’acuta sua scienza giuridica. L’Abate Giacometti vi insegnava filosofia morale. L’Abate Domenico Lazzarini di Macerata, autore della tragedia Ulisse il giovane, s’occupava di letteratura latina. A quell’epoca Casanova aveva solo 11 anni, ma possedeva un talento davvero precoce.

Laureato a 11 anni!

Così precoce, il ragazzo, tanto d’aver conseguito secondo lui la laurea in utroque jure (diritto civile e diritto canonico), della quale si gloriava ogni tanto.

Ma Casanova allora aveva solo 11 anni, e la cosa appare a noi assai improbabile! Impossibile per ora stabilire se Casanova abbia mentito, oppure no. Negli archivi universitari non v’è traccia di lui.

Ma s’era almeno iscritto?

I documenti relativi a quegli anni si sono persi. Mancano le prove, però, che un giovane veneziano si sia mai registrato tra le matricole, lì a Padova. Le carte anche in quel caso tacciono. Può essere che, come Carlo Goldoni, anche Giacomo Casanova sia stato dispensato dalle formalità ordinarie? Che abbia potuto sostenere gli esami senza frequentare?

(testo di Luca Bianchini, liberamente ispirato a Jacques Casanova, Vénitien; une vie d’aventurier au XVIIIe siècle di Charles Samaran, Parigi, 1914)


Casanova e Mozart

Di Casanova, delle sue Opere, e dei legami con le Nozze e il Don Giovanni di Mozart, parla in dettaglio il libro Mozart la caduta degli dei di Luca Bianchini, Anna Trombetta, Lecce, 2018.

La vita di Casanova è suddivisa in più capitoli, che comiciano da Calle della Commedia!

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Giacomo Casanova studia a Padova e si laurea a 11 anni. Ma sarà poi vero?
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